– di Linh Vu Thuy –
– foto Irene De Marco –
“Mamavegas… to the end.
Una serata speciale, un lungo abbraccio. Un concerto che ripercorrerà tutta la nostra carriera, dal 2008 a oggi.
Per l’ultima volta.”
E’ stato con questo post apparso il 20 dicembre sulla loro pagina ufficiale Facebook che i Mamavegas hanno annunciato il loro ultimo live.
Un fulmine a ciel sereno per tutti i fan e gli amanti della scena musicale indipendente.
La band, composta da Emanuele Mancini, Andrea Memeo, Daniele e Francesco Petrosino, Marco Bonini e Matteo Portelli, per anni è stata una delle più affermate nel mondo della musica indipendente italiana.
Per metà campani e per metà romani, hanno esplorato diversi paradigmi musicali, dall’indie rock al neo folk, arrivando a sviluppare un linguaggio proprio, a metà strada fra i suoni limpidi del nord Europa e la passionalità del Mediterraneo.
Tre ep, tre album editi da 42 records, l’ultimo risalente al 15 dicembre 2017: durante la loro lunga carriera i Mamavegas hanno calcato i palchi di mezza Italia riuscendo ad ottenere reazioni positive sia da parte della critica che da parte del pubblico.
E il 26 gennaio hanno deciso di salire sul palco insieme, per l’ultima volta.
Alle 22 si sono accese le luci del Largo venue e, come promesso, per ben due ore i Mamavegas hanno abbracciato tutte le persone accorse a questa ultima festa cantando i loro grandi successi e “regalando” la versione live di alcuni brani che si trovavano sui primi Ep.
“Non siate tristi, noi non lo siamo. È stata una bella avventura”.
Sì, è stata decisamente una bella avventura e non poteva che concludersi nel migliore dei modi, sul palco, cantando insieme al pubblico che in tutti questi anni li ha seguiti e li ha amati.
Ciao Linh, sono Andrea Memeo dei Mamavegas. Ti ringrazio per la recensione ma ci tengo a precisare due cose: il nostro ultimo disco non è stato autoprodotto ma è uscito sempre con la 42 Records e i pezzi che abbiamo suonato al concerto, proprio perchè conpresi in Ep, erano tutti editi e pubblicati. Grazie e ciao
Ciao, grazie per gli accorgimenti, abbiamo aggiornato l’articolo.