La sua lingua ufficiale è il siciliano, le sue sonorità sono ovunque nel mondo. Alessio Bondì, classe 1988, è uno dei cantautori italiani più talentuosi e coraggiosi ascoltati in questi ultimi anni. A distanza di tre anni dalla sua opera prima torna sulla scena con il nuovo disco “Nivuru”, prodotto da Fabio Rizzo per la 800A Records.
NIVURU in Siciliano vuol dire, letteralmente, “nero”. Ed è un Alessio Bondì che si svuota e si consuma di passione, smania e brama, con la consapevolezza che è fatto così e non gli basterà mai. Un excursus di sentimenti per un album “scuru”, che coinvolge tutti i sensi e ci accompagna, brano dopo brano, con sospiri che sospendono, una voce morbida che urla alla disillusione, rafforzata dal dialetto e dall’accento dell’autore palermitano.
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Il 10 gennaio al Lanificio 159, grazie anche alla collaborazione di NaCosetta, NIVURU sbarca a Roma con il tour italiano di Alessio Bondì, che lo ha già portato sui palchi in Campania, Toscana, Lombardia, Emilia Romagna ed ovviamente Sicilia, e lo vedrà poi proseguire per Milano e Torino, per volare poi anche a Berlino (Germania) e Groningen (Olanda).
Sul palco con Bondì (voce e chitarra), ci saranno Carmelo Graceffa (batteria), Federico Gueci (basso), Alessandro Presti (tromba) e Alfonso Vella (sax). Tutta siciliano anche l’opening act, con il giovane e bravissimo cantautore Danilo Ruggero (leggi la recensione di In realtà è solo paura).
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