di Linh Vu Thuy.
E’ senza dubbio uno dei progetti più promettenti della scena trap romana e italiana e, chiaramente, non poteva non essere oggetto della nostra curiosità.
Il progetto Sierra nasce nel dicembre 2017, figlio di un collettivo formatosi nel lontano 2012 che contava in squadra ben 12 rapper emergenti, tutti appartenenti al Quarto Municipio di Roma.
Nel giro di poco tempo la formazione si screma fino a mantenere una base di quattro artisti: Greench, Ponte, Sila e Varak; a completare questa rosa arriva il produttore e dj Pitchbull.
– Cosa è la Sierra e, soprattutto, chi è la Sierra?
La sierra è una distesa, una landa geograficamente non presente. È presente dentro ognuno di noi, ma non è un luogo di rifugio, è un posto familiare sempre su misura di ognuno di noi. Chi è? È la nostra donna.
– Il vostro genere non è semplicemente “Trap”, voi lo definite “Cantautotrap”. Spiegateci.
Le sonorità e la ricerca del suono, lo sviluppo della canzone in sé spesso rispetta i canoni della trap più classica. La differenza sta nella ricerca delle parole. Non è un approccio semplice il nostro. È una continua ricerca. Siamo sempre stati influenzati dai grandi cantautori, scrittori e poeti della storia italiana. Da De Andrè a De Gregori, da Leopardi a Montale. Sperando di non scomodarli troppo!
– Il 15 giugno avete debuttato con il vostro primo EP, “Castelli di sabbia”. Come sta andando?
Questo dovreste dircelo voi! Ci siamo solo presentati. Abbiamo messo solo la testa fuori.
– A sorpresa, è uscito qualche settimana fa “Holla”, un singolo fresco ed ironico dal sapore estivo in collaborazione con il rapper Repek. Raccontateci di questa collaborazione.
Holla era inizialmente un freestyle inciso da due di noi (Varak e Greench), era una di quelle cose che ti rimangono in testa. La canticchiavamo di continuo, e così faceva il principino (Repek).
Lui è speciale, fa parte della nostra famiglia ormai e Holla è un punto di incontro tra diverse realtà, Holla è la zona.
– Insomma, questa estate per voi è stata davvero scoppiettante. Progetti per questo inverno?
Questo inverno ci rinchiudiamo in studio. Abbiamo tanti progetti, tante idee, tante sorprese. Chissà…
– Un consiglio per i nostri lettori: hanno appena premuto Play sul vostro Ep, cosa gli consigliereste da mangiare o da bere per poterselo gustare ancora meglio?
Secondo noi Castelli di sabbia ep va accompagnato con una frittura mista in spiaggia e dalla malinconia del vino bianco secchissimo.