Boom è uno status, un modo di vedere le cose, un dipinto ad acquarelli delle miti giornate primaverili, un senso di serenità. Sono dieci canzoni fresche, gioiose e leggere, che, un po’ come nei precedenti lavori della band, a fine ascolto ti lasciano con un sorriso sulle labbra, con la sensazione di essere stato cullato dagli uptempo acustici, spinto a forza a muovere il piede senza la possibilità di opporti. C’è tantissimo in questo album, non solo perché questa volta Sara Cecchetto e Alex “Boss” Hare sono accompagnati in studio da basso e batteria, andando ad arricchire in maniera significativa il sound e l’ottima gestione delle armonizzazioni vocali, ma anche perché tutte le composizioni sono più mature, meglio affinate, e lasciano spazio veramente a pochi commenti: funzionano.
Ci sono i Beatles dentro, ma c’è anche una certa vena punk, che accompagna per mano l’indie e il rockabilly. Il tutto a creare una formula convincente ed originale. I The Shalalalas non deludono, e ci regalano, in tempo per la primavera, una piccola perla di spontaneità come questo Boom.