di Riccardo De Stefano
C’è qualcosa di indescrivibile nell’elegante raffinatezza della musica dei Piccoli Animali Senza Espressione.
È passato qualche mese dal lancio del loro ultimo album in studio, Sveglio Fantasma (qua la recensione del disco), ma il disco non aveva ancora ricevuto il battesimo sul territorio capitolino, cosa che avviene il 12 gennaio. Il palcoscenico ideale è quello del Teatro Arciliuto, delizioso ritrovo di musicisti e cantautori nel pieno centro della città, a ridosso di Piazza Navona, caratterizzato da eleganti atmosfere quadri e da una sala concerto che andrebbe visitata soltanto per la bellezza della location, perfetto e naturale ambiente di una esibizione che meriterebbe più che parole scritte, suoni e visioni, esattamente le stesse cose che riesce a regalare con vivida lucidità e grande impatto emotivo la band di Livorno.
La serata è stata introdotta dal sottoscritto insieme alla talentuosa collega Arianna Galati, davanti la presenza del mitico Ernesto Bassignano, con la partecipazione straordinaria del comico e pittore Dario Ballantini, che ha elogiato la band per la capacità descrittiva della propria musica, capace di rendere quasi visivamente alcune suggestioni artistiche, senza imporle ma suggerendone le forme, quasi come sfumate.
I Piccoli Animali Senza Espressione si presentano in trio – Edoardo Bacchelli alla voce, Andrea Fusario al basso e Filippo Trombi alla chitarra, cori e sequenze – ma l’esibizione non sembra esserne penalizzata, grazie al grande lavoro realizzato in fase di scrittura e organizzazione delle sequenze, che permette una copertura sonora assolutamente all’altezza e dal grande impatto emotivo. Non c’è solo il materiale presente nell’ultimo album (“La teoria delle stringhe” si conferma grande brano anche sul palco)ma anche il meglio della produzione precedente (“Tredici” è un sicuro highlight della serata), anche se si nota con facilità il salto compositivo ed evolutivo che la band ha effettuato con l’ultimo lavoro in studio, forse, anzi, sicuramente anche merito delle liriche di Annalisa Boccardi, capace di creare suggestioni e sensazione artistiche, per liriche dal grande carico poetico, perfetta sintesi delle aspirazioni musicali della band che ha fatto della ricercatezza sonora e della melodia raffinata il proprio punto di forza.
Forti della loro esperienza, capaci di rendere con efficacia le vincenti melodie, i Piccoli Animali Senza Espressione sono una certezza, oggi più che mai. Imperdibili.