La vena aurifera della malinconia è il pilastro che regge il post-cantautorato di questi anni, si sa. Germanò, ex Jacqueries che pubblica Per cercare il ritmo, il suo primo full-lenght con Bomba Dischi, lo sa e si affilia ai suoi colleghi. Nove tracce, un po’ sbiadite al primo ascolto, si trasformano quasi subito in qualcosa di diverso: qualcosa di complesso, ma non complicato. L’atmosfera è accogliente e le canzoni diventano familiari: i refrain di “L’automobile che corre” e “Dicembre” si incuneano in testa (ma se questo sia un bene o un male, ai posteri l’ardua sentenza). La struttura melodica che suona nuova, nonostante i nobili e imponenti riferimenti al funk e alla disco, si mescola con una componente lirica ben studiata, fatta di temi dal retrogusto amaro: amore, amicizia, ambizioni, adolescenza che si allontana, ricerca e consapevolezza di sé. Menzione speciale per “San Cosimato” che traduce in musica l’imbarazzo di una conversazione tra ex, con quei toni pastello (ripresi anche nel video) alla base di un album già maturo e mai velleitario. Di questi tempi, scusate se è poco.
Letizia Dabramo