Questo nuovo disco di Giuliano Vozella direi che sa decisamente di vita…della sua vita…si intitola “Learn to live” e contiene 10 inediti di grandissima leggerezza pop americana…quando questa si intreccia con il retrogusto di soul da una parte, di sano blues dall’altra e poi quel bisogno di verità dietro suoni acustici di mestiere e gran tecnica. Sospensione ed energia, ma anche riflessione che scivola – e per l’occasione cito la bellissima “Even the Rain” che sembra uscita da uno dei migliori dischi di James Taylor però con l’immancabile e bellissima timbrica decisamente americana di Vozella. Un disco che vi consiglio e che ci teniamo stretti. Niente di rivoluzionario si intenda ma sicuramente qualcosa di prezioso che viene fuori da questo scenario indie di distorsioni e sacerdoti. In rete il bellissimo video del singolo “Over”…e qui direi di mettere un punto e andare a capo.
Un bellissimo “pop” americano…che con questa espressione noi vogliamo raffigurare un grandissimo sound e non lo smielato e banalissimo amore della musica leggera italiana. E a prescindere dalle etichette: come mai questa direzione artistica?
La direzione viene inevitabilmente dal mio percorso d’ascolto. Mi piace il mondo del cantautorato e del soul americano così come mi piace molto il folk rock australiano e cerco di unire a tutto questo il mio modo di percepire questo mondo musicale contaminandolo il più possibile con il mio percorso didattico e artistico.
In un qualche modo sei anche un operatore del settore oltre che artista e musicista. Il connubio e l’equilibrio con la Playbrown Group come avviene?
La Playbrown Group è un team di produzione che ogni giorno mi rende fiero del lavoro di squadra che si crea e dell’aria produttiva che si percepisce, senza limiti di distanza. Una rete che supera i confini di regione, con la voglia di produrre e di spingere musica di una certa qualità. Il supporto di una squadra che crede in quello che fai e sostiene le tue scelte portando un continuo confronto e consiglio su tutti gli aspetti è una cosa che non avevo mai vissuto prima nonostante le differenti realtà con cui ho avuto modo di lavorare. Con Playbrown il confronto per un musicista avviene direttamente con una squadra composta proprio da musicisti che lavorano in questo campo. Questo è quello che ho sempre cercato ed è quello che abbiamo realizzato.
Un terzo disco oggi nella scena italiana che forse è la peggiore di sempre. Che significato oggi un artista come te da e insegue dietro la pubblicazione di un disco?
Realizzare un disco è come mettere un punto ad una frase. Nel momento in cui l’hai messo hai espresso un concetto e puoi iniziare un nuovo periodo. Al tempo stesso le direzioni variano a seconda di come viene percepito da chi lo ascolta. Personalmente cerco di non farmi influenzare dal mondo che mi circonda ma cerco di conviverci dicendo la mia in modo sincero, senza alcun timore, prendendomi le responsabilità delle scelte o dei pensieri esternati.
Tra l’altro hai scelto un brano decisamente intenso e personale per il lancio del disco. “Over” è davvero bella ma sicuramente fuori dai canoni radiofonici (che non sto qui a discuterli per non allungare la brodaglia). Quindi possiamo dire che le tue sono scelte puramente artistiche e umane più che rivolte ad una qualche logica di “mercato”?
Assolutamente si, come dicevo poco fa, cerco la sincerità che assieme alla coerenza penso possano portare una tranquillità interiore a lunga durata. Quindi poche logiche di mercato e più cuore nella musica.
“Learn to Live” è un disco davvero molto ispirato. Ma esiste un evento o un qualche spunto preciso di vita che ha dato il via alla scrittura oppure sono solo tasselli casuali di un quadro che si è andato componendo strada facendo?
Di sicuro nella scrittura di un disco non c’è mai (o quasi mai) un singolo evento, personalmente sono sempre storie di vita unite ad un macro concetto. Sono capitoli musicati che realizzano una storia più lunga raccontata nell’intero album. Sicuramente posso dire che il trasferimento a mille chilometri di distanza dalla mia terra d’origine, dal mio mare, dagli affetti è stato un evento di rilievo per la scrittura dei capitoli di questo disco.