Già aveva qualcosa del tormentone, di quelle canzoni che ascolti distrattamente in radio appena sveglio la mattina e ti rimangono in mente per tutta la giornata, è così Cosmo ti mette Le voci in testa e la giornata è andata… magari bene! Come il suo concerto sold out in doppia data al Monk, prima data delle quali ha visto tantissima partecipazione nel pubblico, molto giovane e sul palco.
Palco su cui Cosmo stesso ha voluto buona parte del pubblico (quella che ci poteva entrare), ma non prima di aver fatto lui stesso un crowd surfing continuando a cantare come se nulla fosse, per poi dichiarare una certa strizza mista al divertimento.
E quindi ti entra in mente. Inizi a canticchiare Le Voci e la fai tua. La immergi nella tua vita come quando fai la lista della spesa. Anche questa può essere cantata su quel motivo ipnotico creato da Cosmo con i suoni elettronici con tanti synth.
Ti diventa così familiare che ti fai coinvolgere dallo stesso Cosmo che, nella fattispecie, non può mica andare in bici con la gomma a terra da sei mesi. E allora che si fa? Si scrive su Twitter. Esatto. Un negoziante di bici di Treviso, sempre canticchiando, lo invita ad andare a trovarlo per sistemargliela.
Lo zampino per questa popolarità forse è dovuto anche al Trio Medusa che preso il tormentone, l’ha cavalcato e spinto creando persino un contest in cui lo stesso Cosmo ha eletto la miglior canzone del quotidiano sulla base di Le voci, nonché facendo un’ottima pubblicità che ha portato al sold out di quella che poi è diventata la seconda data, dovendone aggiungere un’alta vista l’alta richiesta di biglietti.
Certo, Cosmo veniva da un altro singolo di successo, L’ultima festa, passato molto in radio. Un ottimo biglietto da visita. Brano che ha fatto esplodere il pubblico del concerto del 21 febbraio con tanto di pogata da discoteca. Ecco, l’atmosfera creata era esattamente quella di una bella serata tra amici in una discoteca per della buona musica elettronica.
Cosmo ha saputo tenere il palco e calare nel pop tante sonorità elettroniche, che al popolo del pop non sono molto “familiari”, ma lui ci è riuscito senza troppe Cazzate con la sua musica ipnotica che non ha permesso di stare fermi.
Maria Serena Marando