L’interessantissimo progetto solista di Lucio Giacalone, alias Tartage, è My personal thoughts. L’artista palermitano di stanza a Torino, posato il basso, decide di sperimentare e di addentrarsi nell’infinito mondo dell’elettronica con risultati notevoli. Al beat e ai toni minimal, di cui il lavoro è ricco, si uniscono venature più pop: è il caso di Bloodline, brano d’apertura del disco ed assoluto cavallo di battaglia – alla voce Haas -, che come i migliori singoli entra subito in testa per non uscirne più. Le sei tracce che vanno a comporre l’album e si sviluppano in poco meno di mezz’ora, strizzano l’occhio anche al glitch, con testi sintetici ma di forte impatto – eccetto Mashintosh, totalmente strumentale – che si innestano in maniera impeccabile sulla base musicale. Un sound deciso e al tempo stesso intimo è l’elemento di forza, moderno eppure rievocatore di sonorità fine anni novanta. Importanti le collaborazioni che rispondono agli artisti Jhonny Fishborn e il già menzionato Haas – autori peraltro dei testi – nonché del lavoro alla produzione di Alessandro Lupo. Attraverso ritmo, battiti e parole affiorano i temi cardine del disco quali legami, distanza e il rapporto uomo/società. Il panorama della musica indipendente electro-pop va dunque arricchendosi di un nuovo nome, quello di Tartage: qui sperimentazione e innovazione si mescolano a conoscenze radicate. Essendo My personal thoughts il primo lavoro da solista del compositore e produttore siciliano… Buona la prima!
Giuseppe Zibella