Per il secondo anno consecutivo torna SpaghettiDecathlon, la joint venture tra due delle più interessanti serate romane. Sabato 15 aprile al Monk, a Roma, la “nuova scena” romana si trova per una grande festa musicale, tra nomi nuovi e band storiche. Ne abbiamo parlato con Davide Dose, la mente dietro Spaghetti Unplugged che ci racconta di tutte le novità di questa nuova serata d’eccezione.
- Spaghetti Unplugged, il “saloon romano della canzone”, diventa un “Gran Salone” e fa le cose in grande anche quest’anno. Con uno spirito diverso? Con più esperienza?
Sì, anche quest’anno come l’anno scorso abbiamo deciso di realizzare una evento speciale sotto Pasqua, per fare una fotografia sensata di quello che è successo nell’ultimo anno a Roma. Ci siamo uniti come lo scorso anno con gli amici di Decathlon ed è uscito questo “sabato santo” pieno di musica. L’idea è quella di raccontare tutto un movimento di nuovi songwriters e band che si stanno affacciando nella scena anche se non ancora “esplosi”: è un progetto ancora più coraggioso di quello dell’anno scorso. Come ben sappiamo il movimento romano legato al songwriting è molto in fermento in questi ultimi anni e ci piaceva l’idea di raccontare la parte più nuova di questa scena in un evento rappresentativo, per gli artisti ma anche per il pubblico.
- L’anno scorso SpaghettiDecathlon è stato una bellissima serata al Quirinetta con più di 1000 presenze e 25 interventi artistici e, tra cui Thegiornalisti, Wrongonyou, JoeVictor, Luca Carocci, Kutso e tantissimi altri, con la partecipazione di Roberto Angelini a rappresentare un ponte generazionale.
Quest’anno inviteremo a suonare tutta una nuovissima generazione di artisti che si sono presentati qui a Roma nell’ultimo anno con lavori pubblicati o con una seria di importanti concerti, magari nomi non ancora troppo affermati appunto, ma l’idea era segnare il passo di questo nuovo anno di fermento legato alla città.
- Insieme a voi ci sono i ragazzi di Decathlon. Come si sovrappongono le due formule, senza compromettere lo spirito di ognuno?
Nella serata del 15 al Monk uniremo i due format dando vita ad una lunga maratona musicale, più lunga di un normale Decathlon e più strutturata di un normale SpaghettiUnplugged: sarà un festival colorato e serio al tempo stesso. Penso che una scena come quella di Roma sia composta di tanti attori e soggetti e che ognuno porti il suo contributo e porti qualcosa in più anche per gli altri. In questo spirito ben vengano tanti progetti diversi, e collaborare è alla base del nostro approccio, e cred, tra l’altro, sia l’unico approccio sensato.
- La serata dell’anno scorso al Quirinetta fu un successo, un grande spettacolo. Cosa cambia e cosa rimane della “squadra vincente” e dello show dell’anno scorso?
La squadra è quella: oltre a me e Diego De Gregorio, il mitico Gianmarco Dottori, Bernardo Mattioni, Giovanni Romano, Ludovica Russo, la colonna portante della parte tecnica Andrea Cannizzaro insieme a Jacopo Morroni, ed infine Silvano Ti ed Egidio Amendola alle questioni visive-
Quest’anno abbiamo deciso di “cambiare” invece tutti gli artisti, scegliendo tutta una nuova generazione di ragazze e ragazzi che scrivono canzoni. Ci sarà comunque una super band con Marco Rissa dei Thegiornalisti, Matteo Gabbianelli, Mimosa e altri che prepareranno un atteso e insolito intervento a metà serata.
La conduzione della serata è affidata ancora a Valentina Correani che ben conoscete, e che a fianco delle sue importanti esperienze in Tv e al cinema (Thevoice, Mtv, ecc), ci fa davvero piacere e siamo onorati che continui a supportare da un po’ di tempo anche progetti musicali “dal basso” come il nostro. Con lei quest’anno sul palco vi farà divertire quel genio pazzo creativo di Valerio Lundini, che avrete avuto modo di notare per i suoi divertenti sketch sulla rete, e che sarà simpatico e insolito vedere in azione da co-conduttore di una serata musicale.
- Intorno a voi e a questo nuovo panorama di serate romane, si è creata una vera “scena”, stavolta reale e non solo hashtag. Cosa pensi che leghi gli artisti in cartellone, ma diciamo anche a Roma, tra loro?
Creare dei punti di riferimento, dei luoghi di incontro reali, fare rete tra le persone che condividono passioni e interessi concreti: sono cose che esprimono davvero il valore di quello che facciamo. Secondo me lì sta il risvolto sociale e culturale di progetti come Spaghetti o Decathlon; spazi dove si creano connessioni appunto, e si contribuisce a formare quel terreno fertile nel quale i talenti e e le energie individuali possono connettersi ed esprimersi e trovare spunti importanti, magari iniziando poi proprio da lì un percorso professionale a più alti livelli.
Gli artisti nel cartellone sono legati dalla frequentazione di questi spazi, e ovviamente dalla comune voglia ed esigenza di dire delle cose attraverso le canzoni. È uno spaccato importante, un punto di vista generazionale da ascoltare. Un piccolo sguardo nel domani.
- C’è anche quest’anno spazio per i super “emergenti”. Dicci di più sui 10 che si esibiranno in apertura.
Nello spirito di grande apertura che ci contraddistingue abbiamo deciso di accettare come l’anno scorso anche proposte da artisti a cui non abbiamo pensato o che non conosciamo. Abbiamo lanciato quindi una call (“open10selection”) e si sono iscritti 64 progetti! Li stiamo scremando in parte ascoltandoli e selezionandoli noi e in parte tramite un sondaggio on-line. Così 10 di questi 64 suoneranno in apertura della serata nella Sala Camini del Monk, e uno salirà sul main stage nel pieno della serata. È un modo per far sì che il nostro salotto sia sempre aperto a gente nuova; ci vuole il giusto ricambio in ogni situazione. È un modo carino inoltre per aprire il palco del MONK -uno dei templi della musica romana- a progetti nuovissimi ed inediti. E colgo l’occasione per ringraziare Monk, in particolare Maria e Raniero, per aver aderito con piacere ed interesse a tutto il progetto nel suo insieme.
Riccardo De Stefano