È lecito domandarsi se mai un essere umano abbia pensato: “Vivo nel mondo perfetto”. Io credo di no. C’è chi riesce ad avere la delicatezza e la sensibilità fuori dal comune di fermarsi, guardarsi attorno, prendere uno strumento ed iniziare a raccontare ciò che vede, ciò che sente. È un album profondo, che analizza con grande sincerità l’Italia, il mondo e i rapporti interpersonali, con un tocco leggero e critico, e rappresenta in maniera definita e graziosa l’animo di Maldestro, che si pone in luce con questo lavoro come un cantautore maturo e consapevole. Sono state spese già tantissime parole su Maldestro, ne hanno parlato in tanti, e tutti quanti non hanno potuto fare a meno di indagare il suo passato, tanto da spingerlo, nella canzone “Io Non Ne Posso Più” a dichiarare: “Non ne posso più del giornalista che mi chiede chi era mio padre”. E allora la nostra attenzione la dobbiamo spendere assolutamente tutta quanta in questo I Muri di Berlino, anche perché distrarsi a pensare ad altro sarebbe un gran peccato. Un highlight assoluto nel cantautorato italiano.
Francesco Pepe