Eccolo il seguito di quel gigantesco esordio che è stato “We are Animals”. Tornano a firmare per la Go Down Records il duo mascherato degli Animaux Formidables. Esce in CD questo Ep dal titolo “Call me Tony”, dal suono ancora più sfacciatamente live in studio e di nuovo ricco della firma di produzione del grande Marco Fasolo. Una linea che ormai si solidifica e che in questo momento, almeno così sembra, cerca soluzioni pop meno distanti da un modo comune di pensare alla forma canzone. Insomma: il rock, il punk, il fuzz e tantissimo altro mescolati assieme. Che ci aspetta nel nuovo disco degli Animaux Formidables?
Continua la cavalcata degli Animaux Formidables. Il nuovo Ep che però sembra restare aggrappato alla formula conosciuta. Oppure sono io in errore ed esistono differenze che occorre sottolineare?
L’anima degli Animaux Formidables rimane sempre la stessa ma in questo EP c’è più consapevolezza e leggerezza di spirito. Abbiamo affinato ulteriormente i suoni e, fondamentale, aggiunto una parte percussiva elettronica. Le composizioni sono più aperte, meno monolitiche. In certi versi anche più ballabili nonostante la direzione di questo EP sia molto più punk rispetto al precedente disco.
La produzione con Marco Fasolo è sempre una certezza che, nel riconfermarsi, solidità un suono in bilico tra analogico e futuro. Anche l’approccio alla produzione è rimasto invariato?
Non riusciamo ad immaginare una produzione diversa da quella di Marco Fasolo, che sposa e comprende perfettamente la nostra ricerca e attitudine. Come per We Are All Animals, abbiamo registrato in analogico e in presa diretta, senza correzioni e sovraincisioni postume. La differenza è stata che, nel disco precedente, eravamo in due stanze diverse separati da un vetro mentre in Call Me Tony abbiamo deciso di registrare nella stessa stanza, in modo da utilizzare anche i rientri sulla voce. Un lavoro difficile ma che ha dato ancora di più quella dimensione live che cerchiamo su disco.
Meno rabbia e più “contemplazione” (con le dovute virgolette)… o sbaglio?
Dicono che il secondo disco sia sempre il più difficile per l’aspettativa che si crea. A forza di sentircelo ripetere ci siamo ripromessi di non cadere in nessun tranello o compromesso. In questo EP c’è tanto divertimento, lo sentiamo quando suoniamo queste canzoni nuove, un po’ come dire: questo è quello che ci piace e vogliamo continuare a farlo, sia che piaccia a 10 persone o a 10000.
Che poi con “Bubblegum” (anche nel video) sembra che sposiate più una direzione “pop” – sempre con le dovute virgolette… vero?
Pensa che Bubblegum è nata due giorni prima di entrare in studio di registrazione in un momento di scarico durante le prove. È scanzonata e forse una delle poche con un ritornello quasi “pop” ma è stato totalmente inconsapevole. Anche il video è quasi comico, nato da un problema logistico che ha generato un piano B improvvisato, abbiamo imparato a non prenderci troppo sul serio e questa cosa ci piace parecchio.
– Un EP che darà luce al nuovo disco ufficiale degli Animaux?
Siamo in un momento estremamente creativo e abbiamo bisogno di condividerlo, per questo abbiamo deciso di fare uscire un EP, che non era previsto piuttosto che attendere altri mesi per un LP. Abbiamo altri brani chiusi e altri che stanno prendendo vita, alcuni, che non sono su questo EP, addirittura li portiamo già live.
Pensiamo che sarà naturale registrarli presto, vediamo, al momento siamo in questo inarrestabile flow.