– di Vincenzo Gentile.
foto di Lilia Carlone –
In tanti provano a raccontare questa epoca, con tutte le sue contraddizioni, le insicurezze. Il suo disagio.
Nel nuovo disco degli Egokid – Diego Palazzo (anche nei Baustelle, voce, chitarre, tastiere), Piergiorgio Pardo (voce, tastiere), Giacomo Carlone (batteria, percussioni ed elettronica), Davide il dEbE Debenedetti (tastiere, synth e chitarre), Cristian Clemente chitarre, tastiere, ukulele appena possibile) e Giuseppe Fiori (anche nei Rezophonic, basso) – il disagio è motore, spinta, paradosso. Un modo per affrontare le assurdità di questo mondo con leggerezza e intelligenza.
“Disco Disagio” rende chiaro il concetto e il paradosso. Un riassunto immediato, irriverente e dinamico dei tempi che viviamo. Dritto come la cassa in 4, le melodie, le luci e i glitter che si materializzano nella mente fra un brano e l’altro. Un luogo in cui ballano buongiornisti, populisti, indignati, millennial, fascisti, gattini e gente comune. Tutto possibile.
Un’esistenza imperfetta, tra desiderio e vitalità, ma che riesce a trovare la forza per resistere e non omologarsi, passando per le “Cose Semplici”, tornando all’origine dei rapporti umani e alla ricerca della unicità dell’individuo.
Alla fine, il disagio è solo uno dei tanti momenti che colorano la vita, quindi meglio pensarci con leggerezza e ballarci su.