Sono partite ufficialmente le selezioni del JAM Camp Contest 2017, che aprirà la XXI edizione del Meeting del Mare mercoledì 31 maggio!
Per candidare il vostro progetto/band vi basterà postare sulla pagina https://www.facebook.com/jamcamp2014 un link video del tuo progetto con scritto “selezioni JAM Camp 2017: NOME BAND”
Tra tutti i progetti ne saranno selezionati 20, quindi in bocca al lupo.
A questo link https://www.eppela.com/it/projects/13183-jam-camp-meeting-del-mare-2017 la campagna di crowdfunding grazie alla quale verrà allestito il tutto.
Partecipando avrete la possibilità di vivere delle ESPERIENZE molto particolari:
– le prime 5 band classificate accederanno al palco principale durante i giorni successivi (1, 2 e 3 giugno);
– le prime 3 band classificate avranno la possibilità di sfruttare un’occasione per/formativa unica: nei giorni del festival (1, 2 e 3 giugno) potranno lavorare a tu per tu con due artisti-tutor d’eccezione: Giovanni Truppi e Diodato. Con loro daranno vita a delle sessioni di scrittura-arrangiamento per preparare un brano inedito che poi suoneranno la sera stessa durante l’esibizione sul palco principale, accompagnate dai loro tutor.
– la band vincitrice avrà poi la possibilità di partecipare, durante l’anno, ad alcuni dei festival partner del Meeting del Mare tra cui , MEI – Meeting Degli Indipendenti, Festa della Musica e altri.
La partecipazione al contest è aperta a tutti i progetti di musica inedita ed è completamente GRATUITA.
L’unica condizione di quest’anno è quella di essere presenti durante TUTTI i giorni del festival; quindi chi vuol partecipare dovrà organizzarsi per rimanere fino al 3 giugno.
Questo non solo perché durante il festival il JAM Camp metterà a disposizione di tutte le band emergenti una serie di servizi ed attività (workshop, angoli ascolti, servizi di consulenza legale e amministrativa per musicisti, incontri con i big del festival ecc.) che sarà cosa buona e giusta frequentare, ma soprattutto perché è importante vivere un festival in maniera PIENA e TOTALE; spesso i musicisti si lamentano dell’assenza di pubblico dimenticandoci che, una volta scesi dal palco, possiamo e dobbiamo essere “pubblico” anche noi.